Luca Miti - La Dedica Catodica (Loop Version) 1980/1988

1) La Dedica Catodica (Loop Version) 3'06''

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"Antonello che guarda la televisione,
la sera.
Tanti altri.
La potenza del tubo catodico.
The sinking of the Titanic.
(Sempre un po' eroico. Struggente)".

Il breve scritto che precede (datato "Roma, 15, 16 e 17/9/1986"), poco (?) più di un appunto personale, meglio, intimo, racchiude nella sua interezza il senso della "dedica", per cui mi limiterò ad una breve puntualizzazione tecnica.
Quanto si ascolta nel disco è la parte sonora di una video-installazione (v. schema di massima) per (non) video e tape loop.
Non so quanto queso lavoro possa perdere, privato della sua parte visiva; certo, quello che conta, qui, non sono tanto le vibrazioni della musica (che peraltro ci sono), quanto ciò che è racchiuso nello scritto di cui sopra.
Così come il fatto di essere "dedica", al di là della dedica esplicita, nel suo stesso nome, con tutto ciò che così c'è, allora, di implicito. Per tornare, ancora, allo "scritto".
Che altro?
"Tanti altri".
"E lasci perdere chi non ama le grandi altezze".

Luca Miti


Nota del 2010

Incredibile, inaspettato ("struggente", come ho scritto tutti quegli anni fa) tornare a quella volta, a quello scritto lontano, ad una composizione quasi dimenticata, ad un "Long Playing" di vinile; tempi davvero "altri", ora, che però mi danno il segno di come la strada cercata fosse praticamente sempre la stessa - una direzione (in)seguita da sempre (forse da non raggiungere), non so se oggi più chiara di allora, certo oggi senza alcun dubbio; "e lasci perdere...".